Va detto che il nostro sistema immune è una formidabile macchina per i ricordi, sa riconoscere tutto quello che ha visto in passato; non solo, ma a ogni nuovo incontro la sua memoria si rafforza e si espande. E tutto questo grazie a certe cellule che gli immunologi chiamano memory T cells (sarebbe: linfociti della memoria) che viaggiano instancabilmente nel nostro torrente circolatorio per difenderci dagli invasori e nel caso specifico potrebbero ricordare di avere visto in passato qualcosa di molto simile a Sars-CoV-2. Per esempio i coronavirus del raffreddore, che condividono con il virus di Covid-19 certe proteine non proprio identiche ma molto simili, come dimostra un bellissimo lavoro appena pubblicato su «Science».